XX secolo

XX secolo

Nonostante l’attenta gestione di Schnablegger, gli ambiti estrattivi, dei trasporti e della ricerca si trovano in una condizione estremamente arretrata rispetto al panorama europeo. Agli albori del Novecento si continuava ad utilizzare le vacche da tiro per il trasporto del minerale fino a Tarvisio. Altro problema legato alla miniera è quello dell’impossibilità di realizzare impianti di trattamento del minerale in loco. Il minerale estratto dalla miniera, arricchito mediante dei procedimenti tesi a eliminare la maggior parte di roccia inerte, doveva essere trasportato in località anche molto lontane nelle quali si estraeva il metallo puro. In questo periodo le gallerie si estendono per oltre 80 km con un dislivello di 450 metri sopra il livello zero e 240 metri al di sotto. Il problema maggiore riguarda le acque di percolazione che causano continui allagamenti. Non essendoci pompe in grado di consentire un adeguato deflusso delle acque, si pensa di realizzare una galleria di scolo che permetta il loro naturale deflusso verso Log pod Mangrtom, località slovenia posta aldilà del passo del Predil, sfruttando il dislivello esistente tra le due località (Log pod Mangrtom si trova a 626 metri Sul livello del mare). Il primo agosto 1898 prendono il via i lavori di costruzione della Galleria di Bretto, considerata dagli studiosi come un unicum politico geografico. Cinque anni dopo, alla presenza delle massime autorità pubbliche dei due Stati, vengono inaugurati i 4844 metri della galleria.