Cenni Storici

Raibl è l’antico nome del piccolo paesino circondato da boschi di faggio e abeti ed ora conosciuto come Cave del Predil. Situato a circa 10 km a sud di Tarvisio è un perfetto esempio di company town, città costruita intorno alla sua principale fonte di reddito (in questo caso l’attività estrattiva) dalle Aziende che si sono succedute nella gestione del sito minerario.
La storia della miniera di Raibl affonda le sue radici in epoca pre-romana. Alcuni ritrovamenti, infatti, lasciano presupporre che già 800 anni prima di Cristo ci fosse un’ attività di tipo estrattivo, seppur ridotta agli strati superficiali della futura miniera. Testimonianze della presenza di una via di comunicazione verso l’est europeo che attraversava la valle sottostante il Monte Re, rafforzano l’ipotesi di un qualche genere di attività estrattiva anche in epoca romana. Nel 1006 Enrico II concesse alcuni territori facenti parte della Signoria federaun, tra i quali anche quello di Raibl, al Vescovado di Bamberga.
Il primo documento storico che fa esplicito riferimento all’attività estrattiva risale al 1320, quando il re Federico II, detto Il Bello, rilascia ad un gruppo di minatori del tarvisiano la concessione per l’esercizio dell’attività estrattiva. La strada di Cave del Predil, definita “nova e insueta” a causa della sua asprezza e pericolosità, offriva un passaggio alternativo per raggiungere i paesi del nord Europa.